Comporre una fine Primo gennaio. Ai primi freddi dello scorso settembre mi ammalo. Bronchi trachea e polmoni dolgono a ogni respiro. La febbre sale la sera e il mal di testa scoppia al mattino. Per assistermi chiamo un’infermiera che mi accompagna anche a fare la Tac e la scintigrafia polmonari. Diagnosi: enfisema. Bombardata da antibiotici, guarisco. Mi sento come un sacco svuotato, appallottolato e gettato in un angolo. Tuttavia devo far fronte ai consueti impegni e alle nuove urgenze. Devo tornare in ufficio. Devo proseguire le cure di contenimento dell’ernia: ginnastica, massaggi, applicazioni disinfiammanti e nuoto. Devo completare le cure dentistiche. Leggi La resa irrevocabile al dolore, la speranza irresistibile nella libertà - Leggi Farsi ascoltare, a ogni costo. La missione di Roberta Tatafiore, un’estremista della libertà - Leggi Suicidio programmato di una militante femminista Roberta Tatafiore 04 APR 2010
Dal Foglio del 6 agosto 2004 Un testo per catastrofisti del presente, troppo prescrittivo per le donne Ogni testo che si rispetti ha un sottotesto che evoca un contesto. La Lettera ai vescovi firmata da Joseph Ratzinger ha come sottotesto la conoscenza approfondita della mai risolta diatriba femminista tra “uguaglianza e differenza”, cui è seguita una scelta netta a favore dell’antropologia, della filosofia, della politica (chiamiamola come ci pare) della differenza sessuale in chiave conciliativa del rapporto tra i sessi. Roberta Tatafiore 17 APR 2009
Appunti per il dopo Lasciatemi addormentare come Saffo Succede talvolta di addormentarmi un nanosecondo dopo un sussulto del corpo, un contrarsi delle membra. Incontrollati. Faccio appena in tempo a percepirli che vengo ingoiata dal cedimento assoluto, dal salto nel buio. La mia morte – nella più rassicurante delle ipotesi – la immagino così, come un precipitare nel mondo delle “larve nere”. Per questo ho paura della morte. Roberta Tatafiore 15 APR 2009